Vuoi un bonsai in casa? Ecco le poche varietà che resistono davvero all’interno

Tenere un bonsai in casa è una scelta affascinante ma che richiede attenzione, perché soltanto alcune varietà riescono davvero a resistere alle condizioni interne degli appartamenti. A differenza di molte piante tradizionali, i bonsai derivano spesso da specie che hanno esigenze particolari in termini di luce, umidità e temperature, caratteristiche non sempre facili da garantire in ambienti chiusi. Eppure, esistono alcune specie note per la loro capacità di adattamento alla vita all’interno, anche per i principianti o per chi non dispone di un terrazzo o un giardino dove posizionare la pianta durante la bella stagione.

Bonsai davvero adatti agli interni: le varietà più resistenti

Il Ficus è sin dalla sua diffusione in Europa e nel mondo occidentale il bonsai più consigliato per ambienti interni. Questa specie, nelle sue numerose varietà come il Ficus Retusa, Ficus Ginseng o Ficus Benjamin, si contraddistingue per essere robusta, facilmente adattabile, e in grado di sopportare sia una scarsa luminosità che livelli di umidità più bassi rispetto ad altri generi di bonsai. Il Ficus Retusa è particolarmente apprezzato per la sua struttura compatta e per la facilità di coltivazione anche in condizioni non perfette: richiede poche attenzioni, tollera eventuali dimenticanze e riprende velocemente lo sviluppo appena ristabilite le condizioni ideali di luce e acqua.Ficus

Accanto al ficus, anche il Carmona Retusa (spesso chiamata anche Tea Tree) è una scelta vincente per l’ambiente domestico. Richiede luce moderata e predilige ambienti caldi, risultando molto adatta a soggiorni o stanze con finestre esposte a sud. La Carmona è facilmente riconoscibile dalle sue foglie lucide e dai piccoli fiori bianchi, che la rendono una delle specie più ornamentali tra i bonsai da interno. Un aspetto importante di questa pianta è la sua origine tropicale, il che la rende poco tollerante alle correnti d’aria fredda e alle variazioni brusche di temperatura, fattori che nelle case moderne possono essere facilmente controllati.

Altre specie che si adattano all’ambiente interno

Oltre ai già citati, ci sono altre varietà di bonsai che possono vivere bene negli ambienti chiusi, anche se alcune sono più impegnative:

  • Zelkova: questa specie è molto apprezzata per l’aspetto elegante e per la buona resistenza alla luce indiretta. Perfetta in spazi interni non particolarmente luminosi, si adatta bene anche a chi dispone di poco tempo, pur apprezzando qualche attenzione in più ai livelli di umidità ambientale.
  • Ligustrum: chiamato anche ligustro, è un’altra scelta interessante. Resiste abbastanza bene agli ambienti con riscaldamento invernale e si adatta anche a spazi non troppo luminosi.
  • Crassula (o albero di giada): apprezzata sia come pianta grassa che come bonsai, è adatta per chi tende a dimenticare qualche annaffiatura di troppo, grazie alle sue riserve idriche interne nelle foglie carnose.
  • Schefflera arboricola: meglio nota come ‘ombrellino hawaiano’, può essere scelta come bonsai da interno per la sua tolleranza a diverse condizioni di luce e umidità.
  • Sageretia: detta anche ciliegio cinese, ha una bella chioma verde, ma è indicata solo ai più esperti data la sua esigenza di attenzioni particolari.
  • Serissa: unica per le sue minuscole foglie e per i delicati fiori bianchi, è una tra le più affascinanti, ma anche tra le più delicate da mantenere in appartamento.

Altre specie citate comprendono il Cuphea, la Murraia e il cosiddetto albero del pepe, tra le scelte più facili per chi vuole una pianta particolarmente resistente e poco esigente. Anche il rododendro e la cosiddetta rosa del deserto sono bonsai presenti spesso in commercio, seppur con una minore adattabilità alle condizioni domestiche rispetto a ficus o carmona.

Consigli pratici per la collocazione e la cura

Una regola fondamentale quando si sceglie di posizionare un bonsai in casa è tenere presente che anche le specie più resistenti non sono fatte per vivere esclusivamente all’interno. Alcuni esperti sottolineano che tutte le tipologie di bonsai dovrebbero trascorrere una parte dell’anno all’aperto, in particolare durante primavera ed estate, per assorbire aria fresca e godere di luce solare diretta, fondamentale per il loro ciclo vitale. Questo accorgimento permette ai bonsai di rafforzare chioma e radici, aumentando la loro capacità di affrontare i mesi più freddi e bui all’interno degli ambienti domestici.

Tuttavia, per chi non ha spazi esterni a disposizione, occorre adottare alcuni accorgimenti per garantire la sopravvivenza del bonsai:

  • Mantenere umidità sufficiente, specialmente con il riscaldamento acceso. Nebulizzare la chioma è una pratica utile.
  • Posizionare la pianta vicino a una fonte di luce naturale ma evitando l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde, che potrebbe bruciare le foglie.
  • Controllare spesso il sottovaso. L’acqua in eccesso può causare marciumi radicali, mentre periodi prolungati di siccità stressano e indeboliscono la pianta.
  • Evitare correnti d’aria fredda, che potrebbero colpire duramente specie tropicali come il Ficus o la Carmona.

L’esperienza insegna che la posizione ideale è vicino a una finestra ben illuminata, possibilmente esposta a est o sud, con tenda leggera che filtri la luce più intensa.

Perché pochi bonsai resistono davvero al chiuso

Molto spesso si crede che tutti i bonsai possano diventare piante da appartamento, ma la realtà è che la maggior parte delle specie non tollera la permanenza esclusiva in ambiente interno. Questo vale in particolare per quei bonsai che derivano da piante originarie di zone temperate o fredde, come acero, olmo o pino, che necessitano di un periodo di dormienza invernale al freddo per completare il proprio ciclo vitale. Costringere queste specie in casa può portare rapidamente a sofferenza, indebolimento e morte della pianta nell’arco di pochi anni.

Le specie tropicali invece, come appunto i Ficus e la Carmona, possiedono una naturale predisposizione all’ambiente caldo, costante e riparato, caratteristiche tipiche delle nostre case durante tutto l’anno, ma non a quelle degli inverni rigidi o delle estati torride all’aperto. Alcuni bonsai da interno sono spesso scelti anche tra le piante da appartamento più comuni, proprio per via della loro robustezza e resistenza ai cambi di ambiente. Nonostante ciò, nessun bonsai sopravvive senza un minimo di attenzione e una buona dose di pazienza.

Se vuoi goderti la presenza delicata e suggestiva di un bonsai nella tua casa ricordati che la scelta della specie è fondamentale: preferisci le varietà già citate – Ficus, Carmona, Zelkova, Crassula – e informati sempre sulle esigenze specifiche grazie ai consigli dei professionisti o dei vivai specializzati. Solo così il tuo bonsai potrà diventare una presenza viva, longeva e fonte quotidiana di bellezza e serenità nell’ambiente domestico.

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