Nella scelta delle piante da collocare sulle tombe, è importante individuare specie che non solo abbiano un buon valore ornamentale, ma che siano anche facili da mantenere e in grado di sopravvivere alle diverse condizioni climatiche tipiche dei cimiteri. Spesso, infatti, si preferiscono soluzioni che garantiscano una presenza discreta ma duratura tutto l’anno, con minime esigenze di irrigazione o manutenzione. Scegliere piante resistenti, capaci di affrontare sia il caldo estivo che il freddo invernale, diventa quindi fondamentale, soprattutto per coloro che non possono occuparsi frequentemente del luogo di riposo dei propri cari.
Piante sempreverdi e rustiche: la scelta più sicura
Le piante sempreverdi rappresentano una delle soluzioni più apprezzate. La loro caratteristica principale è di mantenere inalterato l’aspetto decorativo anche nelle stagioni più fredde, assicurando una copertura verde costante. Tra le più indicate spicca l’aspidistra, nota anche come “pianta di ferro”. Questa specie, dal fogliame persistente, si distingue per la considerevole resistenza sia al freddo che al caldo estremo, e tollera persino condizioni di luce scarsa o terreni poveri. La cura richiesta è minima: basta una modesta annaffiatura bisettimanale e non necessita di potature o attenzioni particolari. Nel tempo, la sua presenza sobria ma elegante si adatta perfettamente all’ambiente raccolto dei cimiteri.
Molto apprezzata è anche la kalanchoe blossfeldiana, una pianta succulenta che produce inflorescenze vistose e colorate. Oltre al valore ornamentale, questa specie richiede solo innaffiature saltuarie e può sopportare lunghi periodi di siccità e temperature elevate. L’unico accorgimento è garantire un’esposizione luminosa e lasciare asciugare bene il terreno tra un’irrigazione e l’altra.
Arbusti da fiore e da bacca per un effetto duraturo
Per chi desidera un tocco di colore e vitalità, gli arbusti rustici rappresentano una scelta ideale. Il cotoneaster horizontalis è un arbusto a portamento prostrato, molto resistente, che si distingue per la produzione di bacche rosse decorative nel periodo autunnale e invernale. Cresce bene in pieno sole, è poco esigente ed è in grado di sopportare sia terreni asciutti sia condizioni climatiche severe.
Un’alternativa altrettanto valida è il viburno, che oltre a essere una pianta sempreverde, offre periodicamente una delicata fioritura e, successivamente, bacche che arricchiscono l’aspetto della tomba in ogni stagione. La sua facilità di coltivazione e la resistenza sia al caldo sia al freddo lo rendono perfetto per chi vuole un risultato estetico assicurato senza frequenti interventi di cura. L’elléboro, anch’esso sempreverde, è consigliato per le sue fioriture eleganti nei mesi più freddi dell’anno, e si mantiene bene anche con poche attenzioni.
Fioriture perenni che non temono il clima
Le piante perenni sono un’opzione vantaggiosa sia dal punto di vista estetico che pratico. La lavanda (Lavandula angustifolia) è tra le più scelte: si tratta di una pianta erbacea sempreverde che offre una fioritura abbondante durante l’estate e diffonde un profumo delicato che richiama alla pace e al ricordo. La lavanda richiede terreni ben drenati e non necessita di irrigazioni frequenti, resistendo egregiamente sia alla siccità che al gelo invernale.
L’echinacea purpurea è un’altra pianta perenne capace di donare vivacità alla tomba, grazie alle sue fioriture dalla primavera fino all’autunno. Predilige posizioni in pieno sole e tollera bene le basse temperature, richiedendo soltanto un terreno ben sciolto.
Da non sottovalutare anche la gaillardia aristata, una pianta che tollera senza difficoltà terreni aridi e soleggiati, regalando fiori dai colori caldi e intensi con una manutenzione pressoché nulla.
Fiori simbolici e significativi
Oltre alle piante, ci sono fiori tradizionali che si sono guadagnati un posto d’onore sulle tombe per la loro resistenza e il significato simbolico che portano con sé. Le rose, ad esempio, resistono bene al caldo e donano un segno di amore eterno. Scegliendo varietà resistenti, si ottiene un effetto estetico importante senza dover intervenire spesso per cure o irrigazione.
I crisantemi vengono scelti soprattutto per la ricorrenza di Ognissanti e per la loro innata capacità di sopportare le rigide temperature autunnali e invernali. Sono considerati fiori che rappresentano il rispetto e il ricordo dei defunti. Anche i ciclamini rientrano tra quelli più duraturi grazie alla loro notevole rusticità e al ciclo vegetativo stagionale che li rende particolarmente adatti alle temperature più fredde.
Per chi preferisce una presenza sempre verde ma a bassa manutenzione, il buxus sempervirens (bosso) è stato per anni un classico; tuttavia, di recente la sua coltivazione richiede maggiore attenzione a causa della diffusione della piralide. In alternativa si può optare per specie come la weigelia florida, un arbusto a fioritura primaverile che offre un portamento ordinato e resistente alle malattie.
- Aspidistra: resiste a caldo, freddo, scarsa luce e richiede pochissima acqua; ideale per tombe in posizione ombreggiata.
- Kalanchoe blossfeldiana: sopporta siccità e esposizione piena al sole.
- Lavanda: sempreverde, profumata, tollera bene il freddo e aiuta a tenere lontani insetti.
- Cotoneaster horizontalis: arbusto basso, produce bacche decorativi, cresce anche in terreni difficili.
- Viburno: sempreverde con fioriture stagionali e resistente sia a caldo che a freddo.
- Crisantemi e ciclamini: fiori simbolici con ottima resistenza alle intemperie e pochi bisogni di cura.
- Gaillardia aristata ed echinacea: fioriture perenni che donano colore e vivacità a lungo.
Per chi desidera personalizzare ulteriormente la tomba, la scelta delle piante annuali è una possibilità, ma va ricordato che comporta un maggiore impegno stagionale dato il necessario ricambio alla fine del ciclo di crescita.
La selezione delle piante più resistenti per le tombe deve dunque essere guidata da robustezza, longevità e capacità di adattamento alle varie condizioni climatiche, con preferenza per le specie sempreverdi, perenni e rustiche. Così si garantirà uno spazio decoroso e ordinato al ricordo dei propri cari, anche quando non è possibile occuparsi frequentemente della manutenzione del luogo di riposo.