Come curare il prato dopo l’arieggiatura: ecco cosa devi fare

Dopo aver effettuato l’arieggiatura, il prato si trova in una fase delicata: la rimozione del feltro e della materia organica in eccesso consente all’aria, all’acqua e ai nutrienti di raggiungere più facilmente le radici, ma temporaneamente espone il manto erboso a uno stress che è importante gestire con pratiche mirate. Una corretta cura post-arieggiatura favorisce la rigenerazione del tappeto erboso, rafforzando le radici e migliorando l’aspetto generale del giardino.

Pulizia e preparazione immediata dopo l’arieggiatura

La prima operazione consiste nel liberare il prato da ogni residuo lasciato dall’arieggiatura. È essenziale utilizzare un rastrello a denti fitti per raccogliere tutti i frammenti di feltro, muschio secco e altra materia che potrebbe ostacolare la crescita dell’erba. Se necessario, si può ricorrere a un soffiatore o aspiratore elettrico, specialmente nei prati di grandi dimensioni o nei giardini dove si depositano molte foglie.

La pulizia accurata è fondamentale per evitare la formazione di nuove muffe o zone di stasi. Se presenti aree con erba molto rada o scoperta, questa fase consente di valutarne l’estensione e pensare a eventuali risemine.

Riseminare le zone diradate e sabbiare

Se dopo l’arieggiatura si notano zone del prato particolarmente spoglie, conviene procedere con una risemina. Per ottenere risultati ottimali:

  • Scegliere sementi specifiche per tappeti erbosi destinati alla rigenerazione primaverile o autunnale, privileggiando varietà compatibili con il tipo d’erba già presente.
  • Spargere i semi uniformemente sulle zone diradate dopo aver leggermente smosso il terreno con un rastrello.
  • Ricoprire i semi con un sottile strato di terriccio fine o sabbia silicea: questo protegge i semi e ne favorisce la germinazione.

Una delle pratiche più raccomandate subito dopo l’arieggiatura, soprattutto se si è fatta anche la carotatura, è la sabbiatura del prato. Si distribuisce sabbia silicea di fiume, che penetra nei solchi lasciati dagli attrezzi, colmando le depressioni del terreno e migliorando la permeabilità e il drenaggio dell’acqua, così come la struttura stessa del suolo. Questo processo aiuta il prato a diventare più uniforme e ad assorbire meglio i successivi trattamenti.

La sabbiatura ha anche il beneficio estetico di rendere il tappeto erboso visivamente più regolare, evitando ristagni idrici e favorendo la ricrescita dell’erba.

Concimazione e irrigazione: nutrire e rafforzare

Dopo aver eseguito pulizia, risemina e sabbiatura, è il momento di sostenere il prato con una concimazione mirata. La fase post-arieggiatura richiede l’apporto di nutrienti per aiutare l’erba a recuperare rapidamente dallo stress e per stimolare la produzione di nuove radici e germogli robusti.

Si consiglia l’uso di concimi granulari ad alto contenuto di azoto, preferibilmente con una formulazione bilanciata fra azoto a pronto effetto e a lenta cessione (almeno il 25% di azoto totale). L’azoto è il principale promotore della crescita fogliare e consente al prato di rigenerarsi in modo veloce e uniforme.

  • Distribuire il fertilizzante seguendo le dosi indicate dal produttore, evitando eccessi che potrebbero bruciare il manto erboso.
  • In alternativa, in caso di prato particolarmente impoverito, si può valutare una concimazione liquida con prodotti a base di acidi umici, facilitando la ripresa delle piante e l’assorbimento dei nutrienti.

Dopo la concimazione, è indispensabile irrigare abbondantemente il prato, affinché il concime penetri nei primi centimetri del terreno e raggiunga rapidamente le radici. La prima annaffiatura deve essere generosa, seguita nei giorni successivi da innaffiature regolari ma non eccessive, in modo da mantenere il suolo costantemente umido ma non saturo, condizione essenziale anche per la germinazione veloce delle sementi appena distribuite.

Taglio dell’erba e manutenzione successiva

Dopo un’arieggiatura, anche se l’erba appare rada, è opportuno eseguire un taglio basso (intorno ai 2-2,5 cm), ma solo dopo aver effettuato gli altri interventi di cui sopra e attendendo almeno una settimana. Il taglio va fatto con una lama ben affilata, prestando attenzione a non danneggiare ulteriormente il manto erboso già provato. Se l’erba è molto alta, è consigliato tagliare in due passaggi successivi a distanza di qualche giorno, per non stressare il prato in modo eccessivo.

Nei periodi successivi, per garantire una crescita omogenea e rigogliosa, è importante osservare le seguenti regole di manutenzione:

  • Mantenere un programma di irrigazione regolare, aumentando leggermente la frequenza nei giorni particolarmente caldi o secchi, senza però provocare ristagni.
  • Effettuare un secondo taglio, circa 10-14 giorni dopo il primo, quando l’erba ha nuovamente raggiunto un’altezza tra 5 e 7 cm.
  • Monitorare la presenza di infestanti o muschio e, se necessario, intervenire con prodotti selettivi oppure estirpare manualmente le erbe indesiderate.
  • Valutare periodicamente la densità e la colorazione del prato, che sono indicatori chiave della salute del tappeto erboso.

Fattori esterni e prevenzione delle criticità

La stagione dell’arieggiatura e gli strumenti utilizzati influenzano le successive operazioni di cura. È preferibile effettuare questi interventi in primavera o inizio autunno, sfruttando temperature miti e precipitazioni regolari, che danno vantaggio alla crescita dell’erba e limitano la concorrenza delle erbacce.

In caso di utilizzo di un carotatore, oltre all’arieggiatura, è particolarmente utile dedicare attenzione alla chiusura dei fori lasciati dalle carote di terra tramite sabbiatura e livellamento, così da ripristinare un suolo compatto e ben strutturato.

È importante ricordare che un prato sano nasce da una combinazione di attenzioni costanti: oltre alle pratiche sopra descritte, mantenere il suolo ben drenato e privo di ristagni, evitare calpestii ripetuti nelle fasi di rigenerazione e controllare lo sviluppo di parassiti e malattie fungine garantiranno risultati duraturi e un manto erboso compatto, verde e uniforme.

Infine, la supervisione regolare del prato e una tempestiva correzione dei problemi consentono di ottenere un risultato professionale anche nei giardini domestici, garantendo un tappeto erboso che valorizza esteticamente l’intero spazio verde e favorisce la fruizione all’aperto.

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