Se hai un gatto, scopri quale acqua scegliere per il suo benessere quotidiano

L’acqua rappresenta un elemento essenziale per la salute quotidiana del gatto. Scegliere la tipologia più adatta non si limita al semplice atto di riempire la ciotola, ma presuppone una valutazione attenta che consideri la qualità, la sicurezza e le preferenze individuali dell’animale. I gatti sono notoriamente poco propensi a bere acqua spontaneamente, e questo comportamento, ereditato dall’antenato africano, rende fondamentale garantire sempre una fonte idrica adeguata e sicura.

Qualità dell’acqua: rubinetto, filtrata, minerale o distillata?

Le opzioni più comuni per l’acqua destinata ai gatti comprendono acqua del rubinetto, acqua filtrata, minerale e distillata. Ognuna di queste soluzioni presenta vantaggi e possibili limiti:

  • Acqua del rubinetto: Generalmente è una scelta sicura, purché sia potabile e priva di contaminanti. È comunque importante verificare periodicamente la qualità dell’acqua nella propria zona perché eventuali presenze di metalli pesanti, pesticidi o elevate concentrazioni di cloro potrebbero scoraggiare il gatto a bere o essere dannose nel lungo periodo.
  • Acqua filtrata: Rappresenta spesso la preferenza dei proprietari più attenti: il filtro elimina cloro, calcare e residui chimici, offrendo un sapore più gradevole e un profilo qualitativo superiore. Molte fontanelle automatiche per gatti integrano filtri a carboni attivi proprio per questo motivo, stimolando anche una maggiore assunzione di acqua.
  • Acqua minerale: Va selezionata con cautela. Le acque per uso umano possono avere concentrazioni di sodio o altri sali minerali che, in eccesso, non sono raccomandate per la salute renale dei gatti. Nei soggetti sensibili o affetti da patologie renali meglio optare per acque a basso residuo fisso e bassissimo tenore di sodio.
  • Acqua distillata: Non va utilizzata come unica fonte di idratazione poiché è priva di quei minerali che, seppur in tracce, sono necessari per l’equilibrio elettrolitico dell’animale. Il suo uso prolungato può risultare dannoso.

Fabbisogno idrico e variabili individuali

Il fabbisogno quotidiano di acqua di un gatto adulto si attesta mediamente tra i 50 e i 100 ml per ogni kg di peso corporeo. Questo valore varia in base a:

  • Età: I gattini e i soggetti anziani possono necessitare di attenzioni particolari per stimolare il consumo di acqua.
  • Tipo di alimentazione: I gatti che si nutrono prevalentemente di cibo secco devono bere più acqua, mentre il cibo umido contribuisce all’idratazione quotidiana (fino all’80% del peso del prodotto è composto da acqua).
  • Attività fisica e clima: In estate o in ambienti particolarmente secchi, il fabbisogno idrico può aumentare. Anche lo stile di vita influisce: gatti molto attivi dovrebbero avere sempre a disposizione abbondante acqua fresca.
  • Stato di salute: In presenza di patologie renali, urinarie o intestinali, il veterinario potrebbe suggerire una particolare attenzione o tipologia d’acqua.

Consigli pratici per promuovere l’idratazione

Stimolare un buon consumo di acqua nel gatto è spesso difficile ma di grandissima importanza per prevenire patologie urinarie, renali, disidratazione e problemi digestivi. Alcuni accorgimenti pratici possono fare la differenza:

  • Cambia l’acqua ogni giorno: I gatti amano l’acqua fresca, pulita e senza odori. Lavare frequentemente la ciotola o sostituirla con materiali che non trattenengano odori (ad esempio ceramica o acciaio) è fondamentale.
  • Posiziona più ciotole: In punti diversi della casa per invogliare il gatto ad abbeverarsi quando ne sente l’esigenza, evitando il contatto con la lettiera.
  • Preferisci l’acqua corrente: Molti gatti sono attratti dal movimento. Le fontanelle automatiche con filtro incoraggiano l’assunzione idrica, mantenendo l’acqua sempre fresca.
  • Integra cibo umido: Una quota giornaliera di alimenti umidi aiuta a soddisfare una parte importante del fabbisogno idrico totale.
  • Aggiungi brodoi leggeri: In casi di scarsa assunzione, puoi proporre brodo di pollo non salato, molto diluito, oppure un cucchiaino d’acqua di cottura del pesce per invogliare all’assaggio. Consultare sempre il veterinario prima di modificare la dieta.

Attenzione alle patologie correlate

I gatti che non bevono a sufficienza sono particolarmente esposti a problematiche come la urolitiasi, le cistiti idiopatiche, la nefropatia cronica e la disidratazione, che nei felini può insorgere rapidamente con conseguenze gravi. In alcuni casi, la valutazione da parte del veterinario diventa fondamentale per individuare la causa e intervenire di conseguenza.

Tra i segnali da non sottovalutare figurano:

  • Lettiera asciutta: Riduzione nella minzione o assenza di urine.
  • Manto opaco e letargia: Indici di disidratazione lieve o avanzata.
  • Perdita di appetito o aumento improvviso della sete: Possibile sintomo di patologie in atto.

L’idratazione costante, associata a una dieta bilanciata e a controlli periodici con il proprio veterinario, sono il miglior investimento per il benessere quotidiano del proprio gatto.

In sintesi, la scelta dell’acqua destinata al gatto richiede consapevolezza e responsabilità. Una fonte sicura, pulita e adatta alle necessità dell’animale rappresenta la chiave per assicurare longevità e salute. Adattare la soluzione alle preferenze e alle condizioni del proprio compagno felino è fondamentale per garantirgli una quotidianità serena e in piena forma.

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